ieri sera

Morire (avvelenati) di lavoro, il triangolo industriale Siracusano su Rai3. VIDEO

Morire (avvelenati) di lavoro, il triangolo della morte Siracusano su Rai3. VIDEO

Il lavoro, il ricatto, l’aria avvelenata, i suoli contaminati, la morte, la disperazione, la strage. Tutto questo e molto altro ieri sera in onda su Rai Tre nel programma I dieci comandamenti di Domenico Iannaccone, all’interno del servizio Pane nostro. I riflettori della Rai nel triangolo della morte a Siracusa hanno scattato una fotografia che indignato e spaventato i cittadini.

L’articolo 4 della Costituzione riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Fino a che punto però è lecito accettare ogni condizione pur di lavorare? – si legge sul sito della Rai – Si può vivere se quello che ci viene offerto è avvelenato? “Pane nostro” è un viaggio nel lavoro che non lascia scelta. Augusta, Priolo, Melilli sono il simbolo del ricatto occupazionale. In questo tratto di costa a due passi da Siracusa patrimonio UNESCO, si trova il più grande insediamento petrolchimico d’Europa, promessa di benessere e progresso. La storia purtroppo è andata diversamente. Oggi questa lingua di terra è tra le più inquinate d’Europa. Mutazioni genetiche nei pesci, malformazioni neonatali e cancro sono lo scenario di morte di questo pezzo di Sicilia contaminato. Tra denunce inascoltate e assenza delle istituzioni, pochi sono quelli che riescono a far sentire la propria voce. Don Palmiro Prisutto è una di queste. In assenza di un registro tumori è lui che da anni aggiorna la triste lista dei morti di cancro

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“Il Comune si impegni in un’operazione trasparenza sulla qualità dell’aria. – commenta Cantiere Siracusa con in testa il capogruppo Gianluca Scrofani e i consigliere Chiara Catera, Tonino Trimarchi, Sergio Bonafede e Giuseppe Impallomeni – Lo chiederemo con la convocazione di un Consiglio comunale urgente sul tema ambientale e attraverso un formale atto di indirizzo che obbligherà il Comune ad occuparsene in maniera prioritaria e non come fatto fino a oggi, dato che nelle scorse settimane pare che l’Airsense, un’unità di rilevazione mobile in possesso alla Provincia Regionale e una delle poche armi a disposizione del Comune per venire a conoscenza in tempo reale delle sostanze presenti in atmosfera sia stato trasferito a Priolo Gargallo”