UNO SPARO NEL BUIO

MOZART CENSURATO A SCUOLA – Articolo di BRUNO FORMOSA

MOZART CENSURATO A SCUOLA
Bruno

Troppa pornografia in giro, troppe sconcezze, troppe donne scollacciate, troppi uomini palestrati. Oggi chi non parla di sesso, chi non sibila un commento a seguito dell’epifania di una rotondità o di un quadricipite, è considerato unupgraded come si dice negli ambienti di chi sa il fatto com’è che è.
Non è il caso di spostare l’asse degli interessi verso altri terminali altrettanto appassionanti, ma meno dannosi per la salute psichica di tutti noi? Scientology, il Fire challenge come in Giappone, mangiare capsule di detersivo e aspirare preservativi dal naso come in USA.
I primi focolai di un’auspicabile rivoluzione emendatrice arrivano da Ascoli Piceno con la campagna denominata “La pagghia, vecine a lu fuoche se brucia”, slogan che racchiude in sé la cifra della profonda preoccupazione che si vive nell’intero stivale. Un gruppo di illuminati pedagogisti marchigiani ha intuito in tempo il pericolo subdolo rappresentato dalle forme muliebri e dagli intrighi sessuali di cui l’arte miseramente trabocca. Il fortunato remake di “Fahrenheit 451” ha contribuito ad infiammare i docenti di una scuola media ascolana che hanno avvertito la necessità di dare vita al processo di moralizzazione nazionale.

Fahrenheit 451, per chi non lo ricordasse, è il titolo di un romanzo fantascientifico di Ray Bradbury e di un film di Francois Truffaut.  In un futuro remoto tutti i libri vengono posti al bando e dati alle fiamme. La temperatura Fahrenheit alla quale la carta brucia è 451, circa 233 gradi della nostra scala Celsius. (Le cose in effetti non stanno proprio così, le temperature sono altre, ma tutte le volte che si parla di Fisica il pensiero va al mio insegnante del Liceo ed alla sua fragorosa risata che raggiungeva tutti i corridoi del Corbino durante le mie interrogazioni, e quindi eviterò.)

Il futuro tratteggiato da Bradbury appare oggi tutt’altro che fantascientifico, grazie al simposio culturale marchigiano. Per facilitare il processo anti-depravazione, fra le regole dettate dal Manifesto pedagogico di Ascoli, c’è quella che inibisce agli alunni che godono del privilegio di frequentare la scuola ascolana, la visione dell’opera lirica “Così fan tutte” di Mozart (il depravato libertino austriaco) e di Da Ponte (l’immorale librettista).

Io vo’ bene al sesso vostro,
lo sapete, ognun lo sa:
ogni giorno ve lo mostro,
vi do segno d’amistà.

A difesa del comitato libertinicida di Ascoli, bisogna dire che l’opera mozartiana trabocca di volgari proponimenti ed incoraggia la sordida pratica dell’adulterio, attraverso la controversa figura di Despina la quale, in cambio di una ricompensa, riesce a convincere due sorelle, promesse spose a due giovani partiti per la guerra, a cedere alle avances di Ferrando e Guglielmo, affascinanti e tenebrosi stranieri.
Ne hanno ben donde, i sapienti docenti ascolani, di impedire che le virginee nature dei loro alunni vengano contaminate da cotanta tracotante trivialità. La decisione di annullare  il matinée scolastico all’Opera è stata adottata dai docenti senza consultare i genitori e tanto meno gli studenti, i quali sono tornati, loro malgrado, ad approfondire le ricerche sulle prossime vacanze della coppia Hunziker/ Trussardi, sull’ultima lite tra i vip dell’isola, sul nuovo fidanzato della Isoardi e, tornati  a casa, se ne avranno voglia, si connetteranno con la pagina di Rocco Siffredi per godersi un bel pornazzo.
I membri (ma loro si autodefiniscono componenti) dell’istituenda “Associazione Giovanardi/Adinolfi” sono in crescita vertiginosa, così come impegnativa è la loro attività di cui pubblichiamo
in esclusiva il programma per il bimestre Dicembre/Gennaio.

 Griglia

Dello speciale elenco denominato “Attività 2019” fanno parte:

  • Poesie, racconti e romanzi della Beat generation
  • Nudi di Modigliani, Rubens, Velasquez, Goja, Schiele
  • Intera produzione di Bacon (pittore esageratamente omosessuale)
  • Intere discografie di Bob Dylan e Tom Waits
  • Intera bibliografia di Georges Bataille

Come si nota, insomma, le buone intenzioni dei moralizzatori ascolani non si fermano alla Lirica, ma abbracciano un po’ tutte le arti.
Che la meritoria attività dei pedagogisti ascolani sia una panacea per la gioventù italiana, è dimostrato dai proseliti che gli stessi hanno fatto nelle ultime settimane in tutta Italia e dunque anche a Siracusa.
Da noi lo scettro moralizzatore è impugnato, manco a dirlo, dall’immarcescibile Salvo Sorbello, da sempre impegnato sul fronte della lotta alla promiscuità sessuale. La sponda ascolana ha donato vigore e risonanza all’infaticabile attività di Sorbello in Consiglio comunale. I curiosi suoni eduardiani che il nostro collezionava tutte le volte che riusciva – lui solo sa come – ad inserire un monito all’astinenza o un richiamo alla fedeltà matrimoniale fra gli atti della Commissione bilancio, si sono sensibilmente ridotti da qualche settimana, effetto certamente dei bagliori marchigiani.
C’è da credere che la macchia d’olio si espanderà velocemente fino al punto che anche la politica italiana dovrà presto affrontare il fenomeno. E’ opinione diffusa che i nuovi potenti al comando, grazie alla loro preparazione giuridica ed antropologica, si mostreranno sensibili verso il dibattito sull’etica applicata alla sessualità. Non è un mistero, infatti, che in paesi progrediti come l’Iran, l’Arabia saudita, il Sudan, lo Yemen, la questione sessuale legata particolarmente all’adulterio, è da sempre uno dei simboli della crescita sociale e culturale di quei paesi.