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Nubifragio Siracusa, zone montane in ginocchio. Straripa torrente a Lentini. IL VIDEO

Nubifragio Siracusa, zone montane in ginocchio: Ferla, Buccheri e Cassaro chiedono lo stato di calamità naturale. Straripa torrente a Lentini

All’indomani del nubifragio, quello che questa notte ha coinvolto i territori di Catania (Video Maria Rosa) e Siracusa, si contano i danni. Risveglio amaro per la Zona Montana del Siracusano, con Ferla, Buccheri e Cassaro che presentano strade dissestate, e che rischiano l’isolamento a causa dei collegamenti interrotti. Motivo per il quale i tre sindaci, Michelangelo Giansiracusa, Alessandro Caiazzo e Mirella Garro, hanno già annunciato di voler chiedere lo stato di calamità naturale.
A Buccheri l’acqua proveniente dal civico acquedotto presenta torbidità.
Anas segnala l’allagamento della strada statale 114 in direzione ella Costa Saracena a Carlentini, a causa dello straripamento del torrente.
Nel territorio di Cassaro, nelle strade sp7, sp10,sp40,sp45 presenza nella carreggiata di fango, detriti e massi; viabilità ridotta sulla sp7 per una frana e danni all’acquedotto comunale.
Sul posto la Protezione civile e i Vigili del fuoco. Al momento non ci sarebbero feriti.
Circolazione ferroviaria sospesa dalle 9.45 sulla linea Catania-Siracusa per l’allagamento dei binari fra Lentini e Agnone. Attivo un servizio sostitutivo con bus fra le stazioni di Catania e Augusta. I tecnici di Rete ferroviaria italiana, gruppo Fs italiane, sono al lavoro per verificare le condizioni dell’infrastruttura e ripristinare le normali condizioni di circolazione.

“L’Assessorato si è celermente attivato presso gli Ispettorati dell’Agricoltura competenti per predisporre tutte le attività relative alla valutazione e delimitazione delle aree colpite, il personale è già sul luogo per fare un primo monitoraggio e una stima dei danni – lo dichiara l’Assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera- Siamo a stretto contatto con i Capi del Genio Civile, anche in relazione all’avvenuto straripamento di fiumi, che hanno altresì arrecato grave nocumento alla viabilità rurale e alle aziende agricole. Ho già dato mandato agli Uffici per predisporre gli atti finalizzati al riconoscimento dello stato di calamità”.

Per quanto riguarda il territorio di Lentini, Marika Cirone Di Marco, Bruno Marziano e Sofia Amodio dichiarano: “è necessario richiedere alla Regione la dichiarazione dello stato di calamità da parte dei Sindaci e della deputazione regionale , con il ristoro dei danni subiti. Occorre far seguire agli interventi in emergenza anche la richiesta urgente di attività di manutenzione del territorio da troppo tempo trascurate, a cominciare dalla pulizia degli alvei fluviali”.

All’Ars, a Palermo, la deputata regionale Rossana Cannata ha già presentato al Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, un primo report sulle criticità in cui versano le strade provinciali e statali della provincia di Siracusa.
“Sostengo – continua la componente della Commissione Attività Produttive all’Ars – il riconoscimento dello stato di calamità naturale a favore delle comunità della zona Montana, della zona nord di Siracusa e di tutte le altre zone colpite dalle perturbazioni”.
“Nello specifico – aggiunge la parlamentare – l’elenco presentato riguarda le seguenti strade: Sp 114 (ex Ss114 Augusta-Siracusa), Sp 16 Lentini-Scordia), Sp12, Sp4 (Avola – Avola Antica) , Sp15 (Noto-Avola), Sp59 (Avola – Calabernardo), Sp 95 (Villasmundo-Carlentini), Sp 32 (Carlentini-Pedagaggi), Sp12 (Cassibile-Floridia), Sp26 (Pachino-Rosolini), Sp6 ed Sp8 (Pachino-Portopalo) ed Ss114 Avola-Siracusa”.

“Solidarietà alle popolazioni colpite, ai sindaci dei paesi coinvolti, ma adesso il tempo dell’attesa e dell’indifferenza è finito. Ci si attivi per reperire nuovi finanziamenti e si utilizzino quelli a disposizione.” – Così il segretario generale della Filca Cisl territoriale, Paolo Gallo – “Si faccia la conta dei danni, si stili un censimento delle maggiori criticità, ma si agisca presto – continua Gallo – Il territorio montano rischia l’isolamento e i rischi per la popolazione sono sempre più alti. Abbiamo una viabilità precaria che anche a valle rischia seriamente di essere travolta ad ogni esondazione.”

“Il Presidente della Regione, viste le relazioni della Protezione Civile e del Genio Civile, dichiari immediatamente lo stato di calamità naturale e chieda l’intervento dell’Esercito in modo tale che la popolazione, colpita soprattutto dall’esondazione del fiume San Leonardo e del fiume Gornalunga, oltre che dell’Anapo, possa avere, già questa sera, gli interventi necessari per evitare ulteriori e maggiori danni” – dice Vincenzo Vinciullo, ex deputato regionale.