Nel documento dell'Ugl al Prefetto

Numeri drammatici per l’occupazione e l’economia in provincia di Siracusa

Numeri drammatici per l'occupazione e l'economia in provincia di Siracusa

Un quadro allarmante quello che viene fuori dal documento che l’Ugl ha consegnato al prefetto di Siracusa, Giuseppe Castaldo. Un dramma sociale, oltre che economico, attestato dai dati diffusi dal Comitato provinciale dell’Inps. Sono, infatti, migliaia in tutta la provincia aretusea gli iscritti nelle liste di collocamento, circa 100.000 di cui 70.648 sono i giovani tra i 15 e i 29 anni e donne. A questi si aggiungono i tanti cinquantenni usciti fuori dal ciclo produttivo. Oggi, secondo quanto riferisce il documento, sono oltre duemila le famiglie siracusane, che chiedono aiuto alla Caritas, con un incremento degli utenti di oltre l’89 % negli ultimi tre anni.
Sono 110mila le persone, che vivono di pensione, di queste 8mila pensioni sono di invalidità , quasi 12mila sono le pensioni /assegni sociali, 24mila le pensioni di invalidità civile, oltre 38mila le pensioni di vecchiaia, quasi 21mila quelle di reversibilità. E molti pensionati, fa notare ancora il documento dell’Ugl, spesso mantengono figli e nipoti. Se poi si aggiunge che la metà dei 110mila pensionati siracusani vive con meno di 750 euro al mese, il quadro dell’emergenza è completo: molte famiglie dunque si trovano sotto la soglia di povertà.
Ad appesantire una situazione di per se grave si aggiunge la costante diminuzione delle imprese attive: “Per la prima volta, dopo oltre 10 anni, – si legge nel documento- si registrano saldi negativi nell’edilizia, nel commercio e nella manifattura. A destare ulteriori preoccupazioni – continua la nota – sono gli indicatori della mobilità e della cassa integrazione pressoché raddoppiati dal 2015- 2016 a oggi anche a seguito delle difficoltà registrate da alcune imprese medie e grandi tra le più significative del nostro territorio”.
Da qui l’Ugl suggerisce delle contromisure per invertire la rotta: “Sostenere azioni di Marketing territoriale con il coinvolgimento di tutti i soggetti sociali, istituzionali e economici attraverso l’individuazione di due-tre aree del territorio, la sperimentazione di progetti nuovi d’impresa in settori innovativi, la definizione di nuove politiche di attrattività degli investimenti che valorizzino professionalità e cultura manifatturiera del territorio”.