Una buona accoglienza, una macchina amministrativa complessa ma ben oliata. Così parla del suo insediamento il nuovo assessore alla Viabilità Salvatore Piccione.
Ho trovato porte aperte al Comune, ma sicuramente c’è del personale da organizzare meglio per fare di più – dice stamattina in conferenza stampa.
Obiettivo dell’azione del neo assessore è una dura lotta all’abusivismo, fatta a tutto tondo: dagli ambulanti, ai ristoranti per finire anche agli automobilisti che troppo spesso non rispettano il codice della strada.
A breve vedrete interventi per la viabilità soprattutto nel centro storico – dichiara Piccione – Dai piani di mobilità rimasti su carta adesso si deve passare alla fase operativa, con i dovuti ammodernamenti
Piccione è il primo assessore del movimento Orizzonte Siracusa, nato da poco ma che già vanta già due cariche a Palazzo Vermexio: un assessorato appunto, e un consigliere comunale, Dario Tota. A lui le valanghe di critiche sui social da parte di altri esponenti politici.
Una tra tutte, il post su Facebook della consigliera Simona Princiotta (ex Pd attuale Mdp) la quale vedeva nelle dimissioni di Dario Abela un “fare spazio al neo consigliere Dario Tota”.
Quando venne fuori la notizia che il nuovo assessore sarebbe stato l’avvocato Salvatore Piccione, la Princiotta scrisse provocatoriamente
Ma a nessuno sembra strano che un solo consigliere ( fra l’altro appena insediato in consiglio) possa designare un assessore in Giunta? Ma questa nomina è frutto di un accordo politico o una sorta di premio?
Questa domanda Siracusa Post l’ha girata al diretto interessato, l’avvocato Tota. A lui abbiamo chiesto: “Va via l’assessore Abela, nomina a Piccione di Orizzonte Siracusa. Questo passaggio sembra tanto una sorta di alleanza per le prossime elezioni, peraltro confermata dal vice sindaco Francesco Italia non verbalmente ma con la sua presenza alla conferenza di presentazione del movimento”.
L’avvocato Tota risponde
Abbiamo aperto una sorta di laboratorio politico dove la cultura è quella del fare. Al di là delle vecchie storie politiche noi risponderemo alle critiche lavorando tanto e bene. Per farlo dobbiamo dialogare con una pluralità di parti politiche. Noi vogliamo essere un’alternativa alle vecchie logiche politiche. – così conclude.
E subito dopo lascia balenare la possibilità di lasciare a casa le ideologie per mettersi insieme, come se una prossima lista civica possa raccogliere davvero tante anime politiche unite come unica alternativa alla città. Saranno poi i numeri a fare il resto.
In fondo come cantava Gaber “Ma cos’è la destra cos’è la sinistra”.