“Progetto Siracusa si costituirà parte civile nel caso in cui ci dovessero essere procedimenti giudiziari sulla vicenda Firmopoli a Siracusa”. Così Paolo Ezechia Reale, leader del movimento nel corso della conferenza stampa di oggi. E questo perchè se fosse accertato il reato, si tratterebbe di “furto di democrazia, un reato troppo grave che ha falsato il futuro di questa città”. Una posizione chiara e netta quella di Reale e del movimento che rappresenta, posizione che rafforza dimostrando con i numeri, che se effettivamente ci si trovasse di fronte da un reato conclamato, Garozzo non solo non sarebbe stato eletto sindaco di Siracusa, ma senza i voti delle due liste sulle quali si sta indagando, Rinnoviamo Siracusa Adesso e Amarla per Cambiarla,non sarebbe arrivato neanche al ballottaggio.
Oltre a ciò Reale ripercorre, partendo dal 2013, anno del “caso Cremona” tutte le cadute di immagine della città e tutti quelli che considera lampanti esempi di cattiva amministrazione, dall’assegnazione dei contributi a gettonopoli, dall’acqua pubblica ai rifiuti, dal commissariamento dell’Inda all’ultima classifica della qualità della vita.