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Racket e clan a Siracusa e Avola, Lumia interroga il Governo

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Estorsioni, ricatti, paura. E’ questa la vita dei cittadini ultimamente a Siracusa e ad Avola. Il capoluogo aretuseo, in particolare, è lacerato da una serie di bombe e intimidazioni prima a pub, paninerie, negozi e poi le fiamme nella macchina del sindaco Giancarlo Garozzo.
“Nella realtà siracusana la mafia sta provando a riorganizzare le proprie fila, infatti, come emerge dalle inchieste giornalistiche di Paolo Borrometi e pubblicate sul sito “laspia”, ad Avola, in provincia di Siracusa, il clan Crapula, una feroce falange del clan Aparo-Nardo-Trigila operante nella realtà siracusana, sta continuando ad effettuare estorsioni, usura, traffico di droga ed a sfruttare l’economia legale (pub, negozi di fiori, agenzie funebri ed altro) per investire i proventi di tali affari illeciti”. Lo scrive il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, in un’interrogazione presentata al Ministro dell’Interno, Marco Minniti.
Ad Avola, la villa di Michele Crapula, in carcere da anni, è stata confiscata. Distrutta all’interno, sulle pareti esterne due iniziali, come un marchio, M.C.
Il Senatore Lumia, chiede l’affidamento “del bene confiscato ai Crapula per dare un chiaro segnale ai cittadini di Avola nel senso della legalità”.
E poi, Lumia chiede: “quali iniziative il Ministro dell’Interno intenda adottare per verificare le attività imprenditoriali in cui risultano coinvolti, direttamente o indirettamente, i familiari di Crapula”.