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“Le vie dei presepi”: un percorso tra Siracusa, Augusta, Floridia, Lentini, Melilli e Palazzolo Acreide

"Le vie dei presepi": un percorso tra Siracusa, Augusta, Floridia, Lentini, Melilli e Palazzolo Acreide

Un percorso di presepi monumentali e viventi tra Siracusa, Augusta, Floridia, Lentini, Melilli e Palazzolo Acreide. Si tratta dell’iniziativa “Le vie dei presepi”, promossa dall’Ufficio per la Pastorale del turismo in collaborazione con la Kairos.
“Il presepe è il ricordo plastico dell’evento che ha cambiato la storia dell’umanità: l’Incarnazione della seconda persona della Trinità Santissima. A Siracusa, abbiamo la più antica rappresentazione del presepe nel Sarcofago di Adelfia (IV sec.), conservato nel museo archeologico regionale Paolo Orsi” – così così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo.

“Siamo venuti per adorarlo” è la voce che da due millenni tutta la Chiesa innalza, facendo eco ai Magi, ai pastori, e agli Angeli – ha scritto l’arcivescovo -. Mettersi in contemplazione del Bambino divino, del Dio fattosi infante, dell’Onnipotenza posta in una mangiatoia è ciò che spinge ciascuno a riservare un angolo della propria casa, nel tempo Natalizio, al presepe. Dalle molte rappresentazioni artistiche della Natività, il presepe si distingue proprio perché ivi si accentua la dimensione dell’adorazione del popolo verso Gesù Bambino. La pratica devota di allestire il presepe ha progressivamente attirato l’attenzione degli artisti che hanno dato vita a manufatti molto pregevoli e, presso alcune Comunità, si è venuta formando la pratica del “presepe vivente”: una sacra rappresentazione dei momenti della nascita di nostro Signore. Nel territorio della nostra Arcidiocesi vi sono numerosi esempi di presepi monumentali e di presepi viventi. Questo strumento è finalizzato ad offrire uno sguardo panoramico sugli allestimenti presepiali degni di essere visitati per consentire a tutti, turisti e fedeli della nostra Arcidiocesi, di mettersi in pellegrinaggio per “le vie dei presepi”, insieme ai Magi, alla luce della stella per innalzare con i pastori e gli Angeli l’inno di Gloria a Dio e farsi essi stessi personaggi del presepe per adorare il Bambino Gesù”.