Sono soltanto 16, di cui 6 di sostegno, gli insegnanti che quest’anno fanno ritorno nelle loro case a Siracusa. Ogni anno un numero altissimo di docenti prende la valigia e parte verso il Nord Italia nella speranza di poter tornare presto al ‘nido’. Ebbene per questo si dovrà ancora aspettare, e tanto. Con la presa di posizione dell’attuale ministro all’Istruzione, Valeria Fedeli, di mantenere il blocco triennale per le assegnazioni provvisorie per chi insegna sono dolori.
In tutta la Sicilia, secondo dati del ministero dell’Istruzione, sono solo 223 le unità rientrate.
Siracusa ricopre una posizione bassa nella classifica dei docenti rientrati in patria. Al primo posto Palermo e provincia con 1377 richieste, di cui soddisfatte 14.
Nel resto dell’Isola questi sono i numeri delle richieste andate a buon fine: 11 ad Agrigento (5 di sostegno), 16 a Caltanissetta (6 di sostegno), 56 a Catania ( 36 di sostegno), 13 a Ragusa (6 di sostegno), 23 a Messina (nessun docente di sostegno), 2 a Enna.
“Le assegnazioni provvisorie dei docenti dovranno andare in deroga al vincolo triennale, per tutelare i 30 mila lavoratori della scuola che dal sud rischiano di essere trasferiti nelle province del nord. – ha detto Bruno Marziano, assessore regionale all’Istruzione – I posti ci sono: basta solo trasformare l’organico di fatto in organico di diritto. Assegnare la nomina giuridica darà la possibilità ai docenti di ritornare nella propria provincia, pur essendo di ruolo in un’altra. Questo servirà, oltre a garantire la tutela dei lavoratori, anche a non interrompere la continuità didattica di alunni del sud e del nord, a risparmiare soldi che potrebbero inutilmente essere sperperati e a fare funzionare meglio la scuola”.