Ventotto imprese in meno a Siracusa in meno di un anno. A certificare il numero è la Fondazione Res nel suo rapporto annuale pubblicato nei giorni scorsi, su una rielaborazione di dati Movimprese.
Per essere più chiari: nel 2007 le imprese attive a Siracusa e provincia erano 29.393, nel 2016 erano 29.391 mentre nel primo semestre del 2017 il numero si ferma a 29.365. La contrazione percentuale è pari a -0,1%.
Eppure anche se il dato non è certo positivo, risulta uno dei migliori rispetto al resto delle province siciliane. Mentre Catania è l’unica provincia che mantiene numeri intatti, e quindi non cresce ma neanche perde, le altre segnano solo numeri in negativo.
Siracusa la meno peggio, perchè a fronte del -0,1% ci sono province come Agrigento e Ragusa che segnano un -0,5%. Ma c’è anche Palermo che si aggiudica la maglia nera e registra un -0,9%.
Le province che hanno maggiormente sofferto le trasformazioni imposte dalla crisi appaiono quelle di Agrigento, Trapani, Enna, Caltanissetta e Catania, che dal 2007 hanno registrato flessioni nel numero di imprese attive comprese fra il 16 e l’8%. Meno vulnerabili sono apparse Palermo e Messina, aree caratterizzate da una relativamente maggiore presenza pubblica nell’economia, mentre più stabili sono risultati i contesti produttivi di Siracusa e Ragusa. A fronte delle flessioni registrate nei dati d’insieme, la nascita e la diffusione di nuove imprese interessano in maniera articolata tutto il territorio regionale, talvolta in armonia con le tradizionali vocazioni del territorio, ma spesso anche secondo nuovi percorsi di specializzazione e competitività.