Ha piazzato l’ordigno davanti la tabaccheria di via Piave ed è scappato. Qualche istante dopo l’esplosione, forte, devastante. Erano le 22,53 e Siracusa è ripiombata nella paura. Il fotogramma registrato dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale, è stato pubblicato da Bruno Piazzese che di attentati è purttroppo esperto, avendone subiti 4 nel suo locale storico di Ortigia, l’Irish pub.
Le sue parole rivolte ai fratelli Cassarino, titolari della tabaccheria e dirigenti storici dell’associazione Antiracket di Siracusa sono di pieno sostegno: “Oggi sono andato ad abbracciarli, ho fatto un terribile balzo indietro di vent’anni, vedere gli occhi di Alessandro rigonfi di lacrime, mentre mi raccontava della reazione delle sue figlie mi ha tolto il respiro; il volto scuro e preoccupato di Ciccio mi ha fatto tornare tanta rabbia dentro. L’attentato in questione non può e non deve essere archiviato con i soliti, logori, attestati di solidarietà da parte delle Istituzioni, non possono e non devono bastare i messaggi di vicinanza della gente. I fratelli Cassarino non si sono mai piegati alle becere logiche dei malavitosi; chi ha deciso di lanciare un messaggio così forte ha obiettivi ben più alti di una richiesta estorsiva.
Vivo scortato da vent’anni – aggiunge – ma sono orgoglioso di aver contribuito a scrivere e far approvare una legge dello Stato che ha l’obiettivo di non fare accadere mai più ciò che è successo a me; oggi gli imprenditori sono ancora più tutelati e loro sanno molto bene che la denuncia è l’unica via da percorrere ma, per piacere, stiamo vicini a Alessandro e Ciccio Cassarino”.
A 36 ore di distanza dall’intimazione le parole dei fratelli Cassarino titolari della tabaccheria L’ INTERVISTA QUI
