Aiutare i cittadini nell’iter per l’assegno unico nazionale e del bonus per la nascita di un figlio del governo regionale. La richiesta è avanzata dal presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari di Siracusa, Salvo Sorbello, ai sindaci della provincia. “Finalmente ci si sta rendendo conto che la natalità è di fondamentale importanza per far ripartire il Paese- commenta Sorbello – I figli non un possono e non devono costituire un costo, ma un investimento per tutta la società. Con una misura tampone si sono introdotti gli assegni familiari per chi oggi non li riceve, ovvero incapienti, autonomi e partite Iva, e in parte si è provveduto ad aumentare gli assegni ai lavoratori dipendenti chi già li ricevono. Il sistema delle detrazioni fiscali familiari resterà intatto sino a fine anno ma servono più soldi per non lasciare il lavoro fatto a metà. L’assegno unico deve poi essere universale, uno strumento per spingere natalità e crescita economica. I figli rappresentano il futuro di tutti – prosegue Sorbello – a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori. Se l’assegno arriva finalmente a categorie finora escluse, serve una misura che riconosca una base comune uguale per tutti i figli, anche quelli del ceto medio”. Sorbello poi spiega le modalità del sostegno economico: “Le categorie sinora escluse dagli assegni familiari potranno presentare, a partire da luglio, domanda all’Inps, o ai CAF e ai patronati. Chi la presenterà entro il 30 settembre 2021 riceverà anche le mensilità arretrate a partire da luglio. Nella generalità dei casi, l’Inps eroga l’assegno per ciascun figlio sino ai 18 anni (ma ci sono deroghe che allungano a 21 e 26 anni). L’assegno consiste in un massimo di 167,5 euro per figlio al mese per chi ha un Isee sino a 7mila euro. Il minimo è di 30 euro mensili per figlio per chi ha un Isee tra i 40 e i 50mila euro. L’assegno viene maggiorato del 30% se nel nucleo familiare ci sono dai tre figli in su. Un nucleo con almeno tre figli e con un Isee sino a 7mila euro riceve un assegno fino a 217,8 euro mensili per ciascun figlio. Con un Isee di 10mila euro, si ricevono 176,9 euro a figlio. Con un Isee di 20mila euro, l’assegno è di 95 euro a figlio. Con un Isee di 30mila euro una famiglia numerosa prende 67 euro mensili a figlio. Una famiglia numerosa con un Isee tra 40mila e 50 mila euro prende 40 euro a ragazzo ogni mese. Riguardo sempre agli autonomi, sinora esclusi dallo strumento degli assegni familiari. Per ciascun figlio disabile è riconosciuto un importo maggiorato di 50 euro al mese. Per i nuclei familiari che già ricevono assegni poiché lavoratori dipendenti o pensionati verrà garantita una maggiorazione di 37,5 euro mensili a figlio, a prescindere dal reddito e dall’Isee. Se il nucleo ha dai 3 figli in su, la maggioranza è di 70 euro mensili per ogni figlio. L’obiettivo è quello di mettere in atto, a partire dal 2022, politiche familiari che prevedono un assegno uguale per tutti i figli, un bonus molto più alto per i veri poveri, e un sistema fiscale che si può anche sostituire all’assegno e premia chi paga più tasse e ha figli a carico”.
