E’ in linea perfetta con la media siciliana il numero di case venduta all’asta a Siracusa (277), sebbene l’Isola non goda di buona salute economica e questo lo testimonia il dato complessivo, in netta controtendenza rispetto al resto d’Italia dove il numero di case all’asta diminuisce.
L’economia può sembrare solo numeri, ma non è così: spesso può essere la chiave per leggere il benessere (o malessere) di una popolazione. E’ proprio questo il caso. Le case vendute all’asta sono immobili sottratti a famiglie che non riescono a pagarsi un tetto sulla testa, e poi finiscono sul mercato. Con 277 immobili all’asta Siracusa registra, rispetto allo scorso anno, un aumento percentuale di 1,21.
All’interno della Sicilia è Catania la provincia con un maggiore numero di case all’asta, esattamente con 1.111 e una variazione percentuale di 4,84%: la più alta dell’Isola. Al secondo posto Palermo con una percentuale di 4,68% e un numero di case pari a 1.076. Terzo posto per Trapani con 468 case e una variazione di 2,04%. A scendere le altre con variazioni percentuali molto simili: Ragusa (1,18%), Siracusa (1,21%), Agrigento (1,18%). Le uniche tre province a scendere sotto l’1% risultano Enna e Messina, entrambe con uno 0,7%, mentre Caltanissetta registra uno 0,98%. Insomma, il capoluogo aretuseo non può dirsi soddisfatto dal punto di vista del mercato di case all’asta tanto quanto le altre province isolane.
A snocciolare i numeri è il Rapporto semestrale sulle aste immobiliari del Centro Studi Sogeea, presentato in Senato nell’ambito di un convegno a cui hanno preso parte Domenico Bilotta (consigliere delegato di Investire SGR), Gianni Guerrieri (direttore centrale Osservatorio mercato immobiliare e servizi estimativi dell’Agenzia delle entrate), Valentina Rubertelli (delegata al Settore aste del Consiglio nazionale del notariato) e Luca Scappini (delegato alla Formazione del Consiglio nazionale degli ingegneri).
Oltre alla Sicilia, la regione italiana messa peggio è il Lazio. La prima registra un incremento per numero di case all’asta pari a 16,87%, la seconda si ferma a 11,22%. Maglia nera in assoluto per la Lombardia con un 19,32%. L’Isola quindi nella classifica di posiziona terza per incremento percentuale.
In tutto lo Stivale, invece, solo numeri al ribasso che fanno pensare a una ripresa economica. Altrove, ovviamente.