Le tecniche della Neuroradiologia è il tema al centro del 33° congresso nazionale dell’Ainr, associazione italiana di neuroradiologia diagnostica ed interventistica, in corso al Palazzo Arcivescovile, a Siracusa.
Il programma prevede dei focus specifici sulla componente interventistica che ha fatto della Sicilia uno dei traini più importanti della ricerca scientifica. A fare da traino, i reparti degli ospedali Cannizzaro di Catania, del Policlinico di Messina, e del Civico di Palermo, diretti dai primari Concetto Cristaudo, Marcello Longo e Maria Pia Pappalardo.
“L’infarto al cervello – spiegano i 3 primari – non è più raro dell’infarto del cuore ma quest’ultimo è curato in modo standardizzato da oltre 20 anni con delle strutture emodinamiche. In quest’ultimo caso, ad operare sono i cardiologi interventisti, che disostruiscono un’arteria coronarica chiusa. Nell’infarto del cervello, il corrispettivo del cardiologo interventista è il neuroradiologo interventista. A tal proposito, si sono create in Italia delle strutture, chiamate strock unit, ospedali che possiedono al loro interno dei posti letto dedicati alla degenza e alla riabilitazione delle persone colpite da ictus. Nella nostra regione, fino a qualche anno fa non era possibile curare questi pazienti. Adesso ci sono tre reparti di Neuroradiologia, uno al Cannizzaro di Catania, uno al Policlinico di Messina, uno al Civico di Palermo”.
Il lavoro scientifico dei tre primari siciliani è servito alla stesura di un documento che fissa protocolli per la realizzazione dei reparti di Neuroradiologia negli altri ospedali dell’isola.