“Proporrò ricorso giudiziario per rivendicare e tutelare non tanto le mie ragioni, quanto quelle della corretta applicazione della legge e degli elettori che mi hanno votato”.
Così Pippo Ansaldi in una nota ribadisce il proprio intento dopo che ieri è stata pubblicata la delibera del Consiglio comunale del 7 agosto scorso con la quale non è stata convalidata la sua elezione a consigliere comunale.
“Si è trattato di un voto meramente politico – aggiunge – non a caso pronunciato dai soli consiglieri (e non tutti) appartenenti allo schieramento avverso alla attuale giunta, della quale il sottoscritto, insieme ad altri 8 consiglieri, è sostenitore. E’ stata imposta platealmente la logica dei numeri, che vede il centrodestra maggioritario (18 su 32) in Consiglio comunale. Nessuno dei votanti in favore della mia ineleggibilità – continua – ha voluto e ha saputo entrare nel merito della questione. Gli esperti che ho avuto modo di consultare – conclude – mi hanno confermato che anche sul piano giuridico la mia candidatura era e rimane perfettamente legittima, laddove illegittima nel merito ed irrituale sul piano procedurale è viceversa da ritenere la delibera consiliare che non ha riconosciuto la mia eleggibilità”.