stagione 2019

Siracusa, Lisistrata al Teatro Greco: le donne governano i processi di pace. IL VIDEO

Siracusa, debutto di Lisistrata al Teatro Greco: le donne governano i processi di pace

Un tema di ieri ma purtroppo ancora attuale come quello della guerra e della necessità di fermarla con qualsiasi mezzo affrontato con la comicità e le battute anche triviali pensate da Arstofane in Lisitrata.
La commedia, al debutto ieri sera al Teatro greco di Siracusa nell’ambito della Stagione 2019, ha strappato risate a scena aperta al pubblico che ha gremito i gradoni della cavea di Colle Temenite, che al termine ha applaudito a lungo i protagonisti.
Con Lisistrata Aristofane sovverte l’ordine costituito che nella Grecia del V secolo voleva gli uomini a governare la cosa pubblica e le donne ristrette in ambito domestico. La guerra, che causa la morte dei loro padri, fratelli, mariti e figli, ad un certo punto causa un capovolgimento di fronte: la protagonista Lisistrata convoca le donne della Grecia, convincendole a mettere in atto uno sciopero del sesso con l’obiettivo di costringere spartani e ateniesi a firmare la pace. L’azione delle donne è perentoria: scendono in campo per salvare lo loro gente e per evitare che si continui a sprecare denaro pubblico. Non vogliono più subire le conseguenze nefaste della guerra e, per avere la meglio sugli uomini, usano l’unica arma di cui sono in possesso: il sesso, dimostrando che non è poi così difficile “governare” gli uomini e che non è poi così difficile mettere fine a conflitti sanguinosi che si perpetuano nel tempo.
Qui si esprime tutta la comicità di Aristofane, fatta di doppi sensi, parolacce, allusioni più o meno dirette alla sessualità, che nella versione del regista-attore Tullio Solenghi si arricchisce grazie all’ultilizzo dei tanti dialetti italiani, rendendo in questo modo quella che ai tempi era la multietnia dei Greci. Si spazia così dal siciliano, al napoletano, dal pugliese, all’emiliano e per finire al toscano in un tripudio di battute e modi di dire noti al pubblico di oggi.
Qui si vede l’impronta di Solenghi e della sua comicità. E’ delizioso peraltro nella sua interpretazione di Cinesia, preso per il naso dalla moglie fino alla resa finale. Così come splendida è stata l’interpretazione di Lisistrata da parte di Elisabetta Pozzi.
Ciliegina sulla torta il cameo di Massimo Lopez che, con un abito da vamp di altri tempi, nel ruolo di Pedasta, interpreta uno dei suoi cavalli di battaglia, cantando “My Way” di Frank Sinatra e poi parla al telefonino proprio con Aristofane.

La commedia si chiude Lisistrata, che, tenendo per mano un bambino che rappresenta l’uomo degli anni a a venire, recita un testo scritto da Simone Savogin, tratto da “Scriverò finche avrò voce”, perché la pace, come sempre dura poco e la guerra riprenderà, prima o poi, il sopravvento.