E’ infuocata la situazione dentro Arcigay Siracusa, l’associazione che dovrebbe difendere e sostenere la comunità Lgbt+, ma che in questo momento è nel mirino di una battaglia interna per eleggere il presidente.
Per ricostruire i fatti è necessario ricordare che lo scorso 20 ottobre, in sede di congresso, è stato eletto Simone Maiorca presidente, il quale avrebbe dovuto prendere il posto di Armando Caravini, alla guida dell’associazione da ben 7 anni.
Sembrava tutto tranquillo, fino a quando quest’ultimo non ha denunciato Maiorca al collegio dei garanti di Arcigay nazionale. Da lì è stata guerra aperta a colpi di comunicati stampa a firma prima dell’uno e poi dell’altro, prima a firma di Caravini presidente e poi di Maiorca presidente.
L’organo nazionale ha appurato vizi nello svolgimento del Congresso, al quale era presente anche Caravini, tanto da annullarlo e riconvocarlo per giorno 12 gennaio, restituendo momentaneamente la presidenza nuovamente a Caravini, e quindi riportando la situazione a prima del 20 ottobre.
Un quadro che certo non fa bene all’ambiente dell’associazionismo, che già ogni giorno deve scontrarsi con altre mille difficoltà.
A cercare di chiarire la situazione (grave ma non seria, come direbbe qualcuno) è il segretario generale di Arcigay, Gabriele Piazzoni, il quale dichiara a SiracusaPost.it: “Il presidente di Arcigay Siracusa è Armando Caravini, e con lui torna in carica anche il vecchio direttivo”. Poi spiega alcuni degli errori rilevati in quel congresso: “Simone Maiorca non poteva essere eletto perchè non era socio dell’Associazione. Maiorca potrà certamente candidarsi nuovamente al prossimo congresso”.
Insomma al momento la situazione è questa, e tutto rimane congelato fino al 12 gennaio. Il prossimo congresso deciderà le sorti dell’associazione.