Arriva il caldo torrido e l’Asp si mobilita in difesa dei soggetti più deboli: bambini, anziani e disabili. E’ stato redatto, anche quest’anno, un piano operativo locale per fronteggiare l’emergenza caldo, sulla base delle linee guida del Ministero.
“L’ondata di calore – spiega il direttore generale facente funzioni Anselmo Madeddu – rappresenta una vera e propria emergenza che richiede un sistema di gestione multidisciplinare, alla cui base stanno i sistemi di allarme adottati dal Dipartimento della Protezione civile in grado di prevedere sino a 72 ore di anticipo, utilizzando le previsioni metereologiche per ogni città, il verificarsi di condizioni ambientali a rischio per la salute dei cittadini. Il Piano operativo aziendale per le emergenze climatiche estive è il documento di indirizzo per le iniziative dei singoli Distretti sanitari, degli ospedali, delle strutture di emergenza e di tutte le unità operative aziendali coinvolte nella problematica assieme alle Amministrazioni comunali, ai medici di medicina generale, Protezione civile locale e associazioni di volontariato nei confronti dei quali rivolgo i più sentiti ringraziamenti, certo che il senso di responsabilità e la buona organizzazione, già manifestati in analoghe situazioni nelle stagioni estive passate, ci permetterà di tutelare al meglio la salute della popolazione”.
Il Piano ha un referente locale, il cui compito è valutare i diversi tipi di allarme e disporre, unitamente alla direzione sanitaria aziendale, la rete di comunicazione a personale medico e paramedico. Il referente si avvale di tutte le strutture coinvolte nell’emergenza, valuta l’informazione fornita alla popolazione e si avvale delle organizzazioni di volontariato e di Protezione civile per costituire punti di soccorso in caso di emergenze ondate di calore.
I direttori dei Distretti sanitari garantiscono gli interventi sul territorio avvalendosi dell’assistenza domiciliare integrata, del servizio sociale, dei volontari, in rapporto costante con i medici di medicina generale