C’è il fuoco sotto la cenere in casa del Partito Democratico in provincia di Siracusa e le tensioni salgono a galla dopo l’elezione di Alessandro Biamonte a presidente del Consiglio comunale di Priolo. A tal proposito Salvo Adorno, espressione dell’area Zingaretti, è netto e nega il consenso all’operazione politica: “E’ stata condotta senza nessuna interlocuzione col Pd – scrive – quindi il suo ruolo non può e non deve essere riconosciuto dal partito. Si tratta di operazioni politiche che appartengono a un’era geologica della politica ormai superata. Il partito di Zingaretti richiede una discussione ampia e condivisa di tutte le scelte politiche”.
Adorno bacchetta in questo frangente anche il Sindaco Pippo Gianni: “Dico con franchezza che se vuole un’interlocuzione politica deve discutere con tutto Pd e non con una parte di esso e che – prosegue senza mezzi termini – scelte come quelle che hanno portato Biamonte alla presidenza indeboliscono la sua interlocuzione col partito di Zingaretti”.
Arriva poi l’apertura al M5S di Priolo, ma anche di Siracusa: “Apprezzo pienamente la loro presa di posizione. E’ arrivato il momento di aprire un rapporto serio e costruttivo sul territorio per trovare le ragioni per stare insieme e mi permetto di aggiungere che qui a Siracusa ce ne sono molte a partire dai temi del lavoro e dell’ambiente”.
Arriva poi la stoccata finale indirizzata al deputato regionale, Giovanni Cafeo e Adorno,che è l’uomo dell’area Zingaretti per la corsa a segretario provinciale del partito, non risparmia le critiche: “Ha tenuto ferma per sei mesi la vita del Pd – attacca – nonostante la nostra palese volontà di trovare un punto di equilibrio. Si è aperta – conclude in modo perentorio – una nuova pagina politica che non tollera gestioni individuali e che richiede condivisione e democrazia interna”.