Un viaggio nella vita del Maestro Andrea Camilleri, a partire dal secondo posto al Premio Vittorini del 1996 con “Il birraio di Preston” fino ai gialli di Montalbano.
Questo l’evento che si è tenuto ieri sera, nel dehors Mokambo di via Pausania, da Assostampa Siracusa, dal titolo “Grazie Maestro. Una serata per Andrea Camilleri”, un progetto di Carmelo Miduri, Aldo Mantineo e Franco Neri.
Enzo Papa ha ripercorso l’edizione ’96 del Premio Vittorini e il secondo posto di Camilleri alle spalle di “Ritratto veneziano” di Gustaw Herling. Laura Valvo ha approfondito la scrittura “investigativa” che ha trasformato i tradizionali canoni del giallo. Aldo Mantineo, attraverso le figure dei due personaggi Nicolò Zito e Pippo Ragonese, ha aperto una profonda riflessione sul ruolo della stampa e sulle responsabilità dei giornalisti. Carmelo Miduri ha ribadito il forte impegno sociale di Camilleri e l’eredità intellettuale – apprezzabile nella lettera scritta alla pronipote Matilda – che lascia alle nuove generazioni. Damiano Chiaramonte, fine narratore del gusto, ha ripercorso la Sicilia della tradizione culinaria che tanto cara è stata a Camilleri. Prospero Dente, da “Conversazione su Tiresia”, ha voluto marcare il senso di eternità ricercato dallo scrittore e, comunque, raggiunto dalle sue opere e dai suoi personaggi.