“Temiamo che questa non sia altro che la prima di una lunga serie di azioni violente, sfociate nel peggiore dei modi, che attende i residenti della Borgata Santa Lucia che vivono, in particolare, in Corso Timoleonte e zone adiacenti”. Questo il commento del Comitato Timoleonte dopo l’omicidio del 30enne nigeriano di lunedì scorso.
“Da marzo – si legge nella nota – abbiamo inviato un esposto a tutte le istituzioni locali perché venga ripristinata la legalità. E’ sotto gli occhi di tutti che la presenza di presunte attività commerciali, in questa zona della città, hanno in realtà portato esponenti violenti, spacciatori tra le vie della Borgata che, quotidianamente, alterano la serenità dei residenti. Da agosto scorso – conclude – stiamo lottando perché Corso Timoleonte e le strade adiacenti, dove appunto si è consumato il delitto, non continuino ad essere più bivacco a tutte le ore, sede di spaccio di ogni tipo di sostanza e luogo dove si raduna il peggio della città. Chiediamo una azione più forte e risolutiva”.