Approvata la mozione che riguarda l’assunzione a tempo indeterminato di 4 ex Lsu, approvata la proposta di stesura di una lettera a Beppe Grillo per condannare le sue parole sull’autismo, e si torna in Aula il 30 ottobre per per discutere di una variazione di bilancio per effettuare lavori al cimitero e altro ancora.
La prima mozione, a firma del consigliere Ezechia Paolo Reale, relativa alla sorte di 4 ex Lsu del Comune transitati alle aziende che di volta in volta si sono occupate della custodia armata al palazzo di giustizia nell’ambito dei servizi esternalizzati dell’Ente. Di recente, però, la custodia armata è passata direttamente al ministero; la nuova ditta ha assunto i quattro ma a condizioni peggiorative, ha detto Reale, e questo passaggio priva i lavoratori della garanzia di essere stabilizzati poiché è venuta meno la convenzione con il Comune. Oltre al fatto che nei vari passaggi questo personale ha dovuto rinunciare all’anzianità aziendale e ha trascorso dei periodi senza lavoro, con la nuova gestione, secondo Reale, si crea una diversità di trattamento rispetto a tutti gli altri ex precari, che, pur avendo avuto percorsi simili, nel corso degli anni sono stati invece assunti a tempo indeterminato dall’Ente. La mozione, dunque, impegna l’Amministrazione a fare la stessa cosa con i quattro ex Lsu in servizio al palazzo di giustizia.
Poi viene proposto come punto all’ordine del giorno, dal consigliere Salvatore Castagnino, una mozione su Beppe Grillo, che domenica al Circo Massimo ha fatto riferimento ai soggetti autistici e alla sindrome di Asperger per criticare alcuni atteggiamenti tenuti nei dibattiti politici televisivi. Secondo il consigliere, “il suo discorso ha fatto sicuramente male agli italiani, ai siciliani e ai siracusani. Le istituzioni non devono e non possono restare pubblico critico e statico davanti a provocazioni di questo genere”. Castagnino ha anche chiesto che la mozione fosse firmata da tutti i consiglieri che l’avrebbero poi votata.
I capigruppo hanno concordato un testo con il quale “si impegna il sindaco a procedere nella forme più opportune e in rappresentanza della cittadinanza, che è sempre vicina ai diritti di tutti, ha stigmatizzare” le parti dell’intervento ritenute più offensive. Il documento è passato con 21 sì e un’astensione. I consiglieri M5S hanno abbandonato l’aula. A chiarire i motivi di questo gesto Silvia Russoniello:
“Invece di risolvere i tanti problemi che affliggono la nostra città, -ha detto – nell’assordante silenzio di questa amministrazione comunale, siamo stati quasi 2 ore a discutere di ciò che Grillo ha detto domenica sul palco a Roma. Avevamo diversi punti da trattare, ma tutto si è bloccato, perché è stata messa a votazione, a sorpresa siccome non inserita all’ordine del giorno, una mozione per presentare una querela contro Beppe Grillo. Noi come gruppo consiliare M5S abbiamo votato contro la trattazione della questione, ma nei confronti dei 22 voti favorevoli abbiamo potuto fare ben poco. Da premettere che è l’argomento ha portato via un’ora tra una decisione e l’altra. La querela si é trasformata in “un invito al sindaco ad inviare una lettera di protesta a Grillo” per stigmatizzare il suo discorso. Io e il mio collega Roberto Trigilio siamo intervenuti e tutto il gruppo consiliare ha lasciato l’aula in segno di simbolica protesta. Morale, abbiamo trattato solo la mozione che riguardava gli Lsu ed abbiamo approvato i verbali delle sedute precedenti, dopodiché è stato chiesto l’aggiornamento della seduta, in quanto la discussione successiva verteva su una variazione di bilancio. Ecco ieri si è parlato di tutto, tranne della nostra città”.