Ottocento metri quadrati ricoperti di specchi calpestabili, una nuova temporanea pavimentazione per la Sala Ipostila del Castello Maniace, dove si moltiplicano le immagini delle volte a crociera, delle colonne in pietra luminosa, della sobria architettura normanna.
Questa è “Passi”, l’installazione itinerante di Alfredo Pirri che giunge per la prima volta in Sicilia, a Siracusa, dove sarà visitabile fino al 31 dicembre.
E’ stato il maestro Alfredo Pirri ad accompagnare i giornalisti alla scoperta della sua opera ieri pomeriggio. Una visita alla presenza di tutte le istituzioni della provincia di Siracusa, dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà.
“Comprendiamo – ha detto l’assessore Samonà – il valore di ciò che stiamo vivendo oggi: un momento speciale poiché questa mostra rappresenta una ripartenza nel nome della cultura, e questi specchi su cui si riflette la realtà è come se fossero simbolo della nostra nudità; il riflesso sullo specchio che si infrange riporta all’essenzialità dell’essere. Siracusa manifesta la volontà della Sicilia tutta che vuole investire sulla cultura e sulle sue radici”.
Di “visione” ha parlato Helga Marsala curatrice della mostra. “E’ un’idea coraggiosa – ha detto –uno spazio storico che diventa altro, un’istallazione che vince la sfida del connubio tra antico e contemporaneo. Passi è un’opera-detonatore, da cui si generano con potenza nuovo senso, nuove relazioni, nuove opere ancora”.
“Questa installazione è il tentativo di rendere carne un’idea – ha detto il maestro Alfredo Pirri – di rendere un’opera trasparente. Passi è un’opera luminosa dentro la quale c’è spazio per ognuno, è un’opera che non si esaurisce: demolizione e reintegrazione insieme. Qualcosa che non è mai stata fatta prima, un’opera che aggredisce in maniera bella e che è dentro un vero contesto popolare”.
Il pubblico camminando sopra alla superficie – calpestabile in sicurezza grazie al tipo di materiale utilizzato – diventa protagonista di una performance collettiva frantumando gli specchi.
Sul pavimento in frantumi ci sono alcuni reperti provenienti dal Museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa, in dialogo con le leggerissime sfere colorate realizzate dall’artista.
In una seconda sala, intitolata all’aspetto grafico e progettuale del lavoro, sono esposti dei frammenti di capitelli ritrovati in loco, memorie storico-architettoniche accostate ad altre opere di Pirri: due nuovi disegni e una maquette di specchi dedicati al Maniace, insieme a una serie di acquerelli recenti.