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Siracusa, le piccole imprese lavorano per pagare le tasse 239 giorni in un anno

Siracusa, le piccole imprese lavorano per pagare le tasse 239 giorni in un anno

Sono numeri che fanno pensare e che rendono bene l’idea della difficile situazione economica che attraversano le piccole imprese di Siracusa.
Ci riferiamo al peso fiscale cui devono far fronte e che nel 2017 tocca il 65,6%. Il dato fornito da un studio condotto dall’Osservatorio permanente della Cna nazionale sulla tassazione, prende in esame i dati di 136 Comuni italiani e stila una graduatoria che indica anche il Tax Free Day, vale a dire il giorno a partire dal quale le entrate di un’impresa non servono più per pagare tasse e imposte, ma per pagare fornitori, dipendenti e per l’utile dell’azienda.
A Siracusa questa data è il 26 agosto: ciò significa che le piccole imprese devono lavorare per il fisco fino al 26 agosto. Quindi, facendo due conteggi, è facile dedurre che le piccole aziende lavorano per pagare le tasse 239 giorni all’anno, e per tutto il resto rimangono 126 giorni.
Per gli altri capoluoghi siciliani la situazione è più meno simile: il tax free day scatta il 5 agosto per Enna e Trapani, l’11 agosto per Ragusa, il 12 agosto per Caltanissetta, il 15 agosto per Palermo, il 20 agosto per Agrigento, il 26 agosto per Messina e il 7 settembre per Catania. Il capoluogo etneo, ultimo in Sicilia, è quint’ultimo nella classifica nazionale.
La situazione dei Comuni siciliani, secondo quanto riferisce la Cna, è aggravata dal fatto che nell’Isola, le imposte locali sono applicate con le aliquote massime. Un triste primato di cui si fabbe volentieri a meno.