Il bianco delle pareti, il continuo flusso di luce, profumo di cultura, l’azzurro del mare, il blu del cielo. E poi, le tradizioni siracusane che si mischiano al vento di novità portato da un turismo sempre più florido. Questo e molto altro è Ortigia, il cuore della città di Siracusa.
Chiunque desidera avere una casa nell’Isolotto, magari con vista mare, ma ogni cosa ha un prezzo. A maggior ragione gli immobili all’interno di Ortigia, centro storico che sta vedendo un netto aumento dei costi a fronte di una sempre più grande riqualificazione.
Nel 2017 i prezzi nel mercato del lusso hanno registrato un incremento pari a circa il 3-3,5%, con quotazioni per le abitazioni nuove e ristrutturate che oscillano in un range di 3.000-3.900 euro/mq. È quanto emerge dal Market Report Sicilia 2017 -2018 realizzato in partnership da Engel & Völkers, Gruppo immobiliare leader nel mercato del pregio presente in oltre 30 Paesi e 4 continenti, e la Società di studi economici Nomisma.
Stando ai dati di questa ricerca, la quasi totalità degli immobili di pregio a Siracusa (oltre l’80%) viene acquistata come seconda casa. La provenienza degli acquirenti stranieri, che rappresentano il 38% del totale, riguarda in particolare Regno Unito, Germania e Francia. Gli immobili più richiesti sono appartamenti di taglio medio e grande (50-100 mq) con terrazza e vista mare, anche da ristrutturare.
Arriviamo in Ortigia: nell’Isolotto una casa si paga 5mila euro al mq. Ma il prezzo può variare anche fino al 40% in base alla posizione dell’immobile, se di prestigio o meno.
Insomma, quotazioni in crescita a Siracusa, ma anche Ragusa. Stabili a Mondello e Taormina e in leggera flessione a Catania e Trapani. Ad eccezione di Taormina, località di fama internazionale, il mercato sia nei capoluoghi sia nelle località di mare, è trainato dalla domanda locale. Per il 2018, in Sicilia, è previsto un aumento del numero di compravendite, associato a una stazionarietà generalizzata dei prezzi.
Complessivamente, il primo semestre del 2017 ha registrato un incremento del 6,5% in Sicilia. Segnali di ripresa economica?