Figli e figliastri nella fruizione di una struttura pubblica come è la sede della circoscrizione a Belvedere. A denunciare il caso è il leader del movimento Progetto Siracusa, Paolo Ezechia Reale, che parla di ” discriminazione odiosa” messa in atto nei confronti della sua parte politica.
“A marzo dell’anno scorso, avevamo chiesto la sede della circoscrizione per poter fare una conferenza informativa sul referendum sulle trivellazioni in mare del 17 aprile, precisando che non sarebbe stato presente solo Progetto Siracusa, ma anche altri esponenti del sì e del no – riferisce Reale – il consiglio, in quell’occasione, decise di negare l’utilizzo della sede, specificando nella delibera in modo chiaro ed incontrovertibile che non avrebbe autorizzato l’utilizzo della sede della circoscrizione, in quella come in altre occasioni, per nessun partito politico. Ebbene vedere che la sede è stata concessa come seggio per le primarie del Pd, è quanto meno una palese contraddizione”.
Quello che Reale non accetta è la disparità di trattamento. “Quando si adotta una regola come in questo caso – precisa – questa deve valere per tutti: nello specifico o la sede della circoscrizione viene concessa a tutti i partiti o viene negata a tutti. Nel caso delle Primarie del Pd, poi, si tratta palesemente di affari interni ad un partito”. Le perplessità di Reale vanno tutte nella direzione di una non equilibrata gestione di una struttura pubblica i cui criteri dovrebbero essere validi per tutti.
“Avrei potuto, in virtù di quella delibera di marzo scorso – afferma Reale – impedire che il seggio fosse allocato nella circoscrizione, ma, nel rispetto delle dinamiche democratiche del Pd, ho preferito non intervenire, però – conclude – non posso non denunciare un fatto che mi amareggia non poco”.