I rapporti tra il Partito Democratico di Siracusa e l’amministrazione comunale interrotti definitivamente oppure no? Per il segretario Adorno è così per qualcuno’altro (leggi Marziano) ci sarebbero ancora margini di collaborazione. In questo quadro si inserisce la nota di Salvo Baio:
“Condivido pienamente la presa di posizione del segretario del Pd, Salvo Adorno, sull’amministrazione comunale, insieme a quelle di Glenda Raiti e Santino Romano. Semmai le trovo tardive.
Il senso del sindaco Italia per la politica e per i rapporti con il Partito Democratico è tutto nelle sue dichiarazioni, che messe a confronto con le argomentazioni misurate e rispettose di Salvo Adorno danno la misura della differenza di stile e di sensibilità culturale.
Al “signore” (nel significato che gli davano i Greci) di Siracusa, oltre alle qualità amministrative, manca una virtù fondamentale per chi esercita una leadership: la capacità di autocritica. Nell’arco di un paio di giorni hanno abbandonato la giunta sia Italia Viva che il Partito democratico, ma da Palazzo Vermexio non é venuto neanche un dubbio, un perché, un dov’è che ho sbagliato?
Sul “triennio d’oro” Italia/Granata, nessun commento: basta attenersi alle classifiche nazionali sulla qualità della vita e andare in giro per la città. Che cosa sia politicamente e amministrativamente la giunta Italia è un mistero buffo e tragico allo stesso tempo. Marco Fatuzzo e Giancarlo Garozzo, al confronto, sono stati due giganti.
Enzo Pupillo, accanito rivale di Adorno, non ha esitato a schierarsi a difesa di Italia in nome di vecchie (e nuove) affinità, confondendo la politica con i tatticismi. Se, come dice, ha di fatto la maggioranza del Pd lo dimostri, ma la smetta di agitare la mozione di sfiducia contro Salvo Adorno come una clava: la presenti in Assemblea e la faccia mettere ai voti. Se sarà approvata, daremo la parola agli iscritti e ci confronteremo al prossimo congresso. Ma fino a quando Adorno sarà il segretario provinciale del Pd, Pupillo può sbraitare quanto vuole, ma resta il fatto che Adorno è stato eletto dal congresso e non da una congiura di palazzo. A proposito delle affinità tra Enzo Pupillo e Francesco Italia, voglio ricordare che, all’indomani del congresso del Pd del giugno 2020, denunciai in una intervista a La Sicilia il tentativo politico-istituzionale di acquisire il controllo del partito per eterodirigerlo. Alla luce delle recenti dichiarazioni di Pupillo e di Italia, quel tentativo, secondo me, è ancora attuale.
In questo quadro, ritengo incomprensibile la presa di posizione di Bruno Marziano in quanto oggettivamente confliggente con le dichiarazioni di Adorno, di Glenda Raiti e di Santino Romano. Adorno ha detto: “Vedo un deficit politico, amministrativo e programmatico che mi porta a ritenere chiuso il rapporto tra Pd e Amministrazione”. Al mio paese, chiuso vuol dire chiuso, non ricucibile.
Quanto a Glenda Raiti e Santino Romano, hanno entrambi posto la necessità “di trovare un’alternativa credibile per dare dignità alla città” non di “stimolare un chiarimento per un eventuale ricomponimento col sindaco Italia”, come sostiene strumentalmente Marziano.
Che egli rivendichi una posizione autonoma sulla giunta Italia è del tutto legittimo, ma averla espressa dopo che il segretario del partito è intervenuto con nettezza, può dare l’impressione di una sconfessione della linea esplicitata da Adorno, tanto più che, a quanto mi risulta, quest’ultimo non ha alcuna intenzione di ricercare un ricomponimento con l’attuale giunta”.