elezioni amministrative

Siracusa, Scrofani a lavoro su due liste civiche

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Ci riprova l’ex assessore comunale centrista Gianluca Scrofani. Su di lui e sul suo futuro in città girano parecchie voci, soprattutto dopo l’abbandono della Giunta Garozzo e le elezioni amministrative alle porte.
Da centrista, Scrofani è stato molto vicino all’area Garozzo, dalla quale però pare che se ne sia distaccato per rifugiarsi al contrario nel centrodestra siracusano. Sindaco sì sindaco no, ancora troppo presto per dirlo. La sua forza politica in città esiste, ma forse non a tal punto da correre per la poltrona di primo cittadino. Dunque, probabilmente, l’ex assessore potrebbe mettere in atto un’altra strategia sostenendo un altro candidato sindaco per poi poter ottenere nuovamente una poltrona in Giunta.
Supposizioni ovviamente. Al momento l’unica cosa certa è che Scrofani sta già lavorando a ben due liste civiche “Cantiere Siracusa” e “Forza Siracusa”. I due loghi saranno presentati nelle prossime settimane, insieme a qualche nome che andrà a comporre la squadra. Sicuramente ci si aspetta una Silvia Spadaro in prima linea, anche lei ex assessore in quota Scrofani nella Giunta Garozzo.
Per il momento Scrofani si lascia andare a riflessioni politiche legate anche alle appena trascorse elezioni politiche:

“Il voto del 4 marzo ci obbliga a considerazioni di ampio raggio che non possono non passare attraverso il setaccio dell’autocritica e delle responsabilità di ognuno. – dichiara Scrofani – Vi è uno scollamento sostanziale tra la politica e i cittadini, che va sanato con un dialogo concreto e serrato, giammai con linguaggio violento o populista, seppur più incisivo. Serve quindi una concertazione programmatica semplice ed obiettiva che permetta di legare temi e pluralità. Ritengo utile istituire un tavolo permanente per tutti coloro che stanno svolgendo o che intendo svolgere un ruolo attivo e tendere, quanto più è possibile, ad una sintesi sui contenuti prima e sui nomi dopo. E’ infatti prioritario pensare ad un governo di salute pubblica, al fine di valorizzare le esperienze politiche e professionali della Città. – e infine conclude – L’eccessivo personalismo rischierebbe di offrire alla demagogia gridata una città che ha certamente bisogno di altro”.