Ancora segno più per l’export made in Sicily che nel secondo trimestre 2017 fa registrare un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E in ambito regionale la provincia di Siracusa si piazza al secondo posto con un +42%, dietro Enna che fa registrare un incremento del 61%. Sul gradino più basso del podio Messina con +33%. Segno meno a Palermo (-4%) e Caltanissetta (-1,4%). Stabile Ragusa (-0,68%).
A certificare la crescita è l’ufficio studi di Unioncamere Sicilia che ha rielaborato i dati Istat sull’export del secondo trimestre 2017.
In pratica tra aprile e giugno la Sicilia ha esportato merci per 4,5 miliardi di euro contro 3,5 miliardi di euro fatturati nel secondo trimestre del 2016.
Battistrada nell’incremento delle esportazioni in ambito nazionale sono Sicilia (+30,3%) e Sardegna (+47,5%) seguite da Liguria (+19,7%), Lazio (+15,5%) e Piemonte (+11,3%). Le regioni che forniscono un contributo negativo sono invece Basilicata (-10,1%), Molise (-39,8%), Friuli-Venezia Giulia (-1,0%) e Marche (-1,2%). La Sicilia è anche tra le regioni con il maggior incremento sul fronte dei mercati extra Ue (+42,9%).
