contro il gender

Siracusa, una cinquantina le Sentinelle in Piedi

Siracusa, una cinquantina le Sentinelle in Piedi

Un’ora in piedi, in silenzio, davanti la Chiesa di San Giovanni per dire ‘no’ agli studi gender a scuola. Con questo spirito le Sentinelle in piedi stanno portando avanti una battaglia contro Arcigay e Stonewall che hanno lanciato due progetti tra i banchi “Scuola arcobaleno” e “Educare alle differenze”.
Una veglia collettiva sui valori conservatori, tenendo tra le mani un testo da leggere in compagnia del silenzio. Dai testi religiosi a quelli molto attuali e commerciali (come Paolo Coelho). Uomini e donne di tutte le età, anzi una presenza massiccia dei giovani piuttosto che dei big. Tra quest’ultimi però qualche volto noto della scena politica siracusana non manca, e non manca neanche una fetta della giovanile di centrodestra.
Alla fine della manifestazione il portavoce ha snocciolato i principi alla base dell’iniziativa. Tra questi la libertà d’espressione, la famiglia, la vita.
“Massimo rispetto per gli omosessuali – dichiara il portavoce a Siracusa Post – ma mio figlio lo voglio educare io e preferirei che fosse in linea con la mia cultura. La scuola è cultura, preparazione al lavoro, non gender”.
Parlando di libertà d’espressione e famiglia, qual è il timore di lasciare esprimere la propria sessualità? La famiglia può anche essere omogenitoriale, ma può può essere formata anche da due uomini o da due donne. “Nessun timore – rispondono – è una questione di rispetto. Se loro sono liberi di essere omosessuali, perchè io non sono libero di educare mio figlio come meglio credo? – continua il portavoce del gruppo – Non si può dire a un bambino che è ciò che si sente e non quello che è realmente, cioè uomo o donna”.
E seppure loro stessi ammettono la differenza tra sesso e genere, biologia e sessualità continuano a battere sulla loro libertà di educare i ragazzi. All’appunto “scuole arcobaleno è per ragazzi di scuola superiore” loro rispondono “la scuola è cultura”.
Al “rispetto” la sentenza.