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Siracusa, Valeria Troia: “Prossima è una battaglia ‘per qualcosa’ non ‘contro qualcuno”

Siracusa, Valeria Troia: "Una battaglia 'per qualcosa' non 'contro qualcuno"

“Penso che in un momento storico come questo, bisognerebbe assumersi la responsabilità di ripartire dall’ammissione di alcuni errori fatti; le persone non sono stupide e si meritano il nostro rispetto.”
Così Valeria Troia, coordinatrice del Movimento civico “Prossima” interviene nel dibattito avviato sui possibili scenari interni al centro sinistra siracusano e manda un messaggio chiaro a tutti i gruppi in campo.
“Penso che lo scenario politico che si sta delineando, – continua – da cittadino quale sono prima di tutto, sia alquanto sconcertante. La sensazione è l’insieme di personalità, tutte qualificate, per carità, ma ferme sulle proprie posizioni, l’uno contro l’altro. Chi tira da un lato, chi da un altro…
Tre settimane fa, – aggiunge Valeria Troia – abbiamo lanciato un messaggio chiaro, che non era l’arroganza di una candidatura, ma la voglia di costruire un progetto, di ascoltare la gente, di comporre un programma da condividere; è questo ciò che abbiamo fatto e stiamo continuando a fare.
Assumiamoci tutti la responsabilità di fare una battaglia “per qualcosa “, non contro qualcuno, – sottolinea la coordinatrice di “Prossima” – e se quel qualcosa è il bene della città, si abbia la capacità di fare tutti un passo indietro.
Se è civismo il modello, si abbia l’umiltà di costruire un patto chiaro, che sia un programma per cui combattere e costruire, e non un insieme di slogan, o di posti da ricoprire. I posti sono secondari a un programma e a chi possa essere più capace di portarli avanti i punti e i bisogni di una città.
Abbiamo declinato una serie di inviti fatti, non è il ticket che ci appassiona, ma un progetto da costruire insieme.
Ricominciamo dall’essere prima di tutto cittadini – conclude Valeria Troia – Se è provare a costruire una città migliore l’obiettivo, qualcosa da lasciare alle future generazioni, assumiamoci le responsabilità di un progetto coerente, coraggioso e chiaro. Uscite dagli schemi e discutiamo di questo sotto la luce del sole. Siamo ancora in tempo, ma il tempo è Adesso. Insomma, Camaffari?”