Il suo “grande amore” è il teatro, soprattutto quello sociale e di denuncia, che si intesta la missione di diffondere messaggi importanti per la collettività. Ma non disdegna la partecipazione a fiction televisive che vanno per la maggiore sulle reti nazionali (Il capo dei capi, Il giovane Montalbano, Caravaggio solo per citare alcuni titoli) e a pellicole cinematografiche. E’ Francesco Di Lorenzo, attore siracusano, che, tra un lavoro e l’altro sul grande schermo o in tv, torna sempre al palcoscenico, soprattutto quando si tratta di riproporre “Un uomo qualunque”, un testo che narra la storia della distruzione, ad opera delle industrie, di Marina di Melilli. Il testo è un adattamento teatrale del libro di Roselina Salemi, “Il nome di Marina”, autoprodotto da Di Lorenzo e da Erika Barresi, che è anche la regista. Le musiche sono di Joe Schittino.
“Ho letto per la prima volta in pubblico questo testo nel 2009, durante un reading al G8 dell’Ambiente, che si tenne a Siracusa e me ne sono subito innamorato – ci racconta Di Lorenzo – Da qui l’idea di far diventare il libro un testo per il teatro. Con Erika Barresi abbiamo contattato Roselina salemi, che ha dato il suo assenso e che ha voluto partecipare personalmente all’opera di adattamento teatrale, mettendo dentro quei particolari che la sua casa editrice aveva limato”.
Il debutto di “Un uomo qualunque” nel 2010 proprio a Siracusa e fino ad oggi sono state una cinquantina le repliche dello spettacolo in tutta Italia.
“Sempre in circuiti teatrali secondari perché la storia è una denuncia forte di quanto accadde a seguito dell’arrivo delle industrie nella zona di Marina di Melilli. Coloro che vivevano in quelle case – racconta – furono in qualche modo “cacciati”, uno solo rimase, Salvatore Gurreri, che ottantenne nel ’92 il giorno prima di testimoniare al processo contro le industrie, dopo 20 anni di denunce, fu trovato incaprettato nel bagagliaio della sua auto. Gurreri fu intervistato da Roselina Salemi, che, con il suo libro, ha voluto dar voce ad un’ anima, quella di Gurreri, che ormai non ha paura di nulla, per ridisegnare i contorni di quella vicenda”.
A quale conclusione arriva?
“Quella fu una guerra persa in partenza – risponde Di Lorenzo – ma deve essere ricordata per evitare che in futuro possa ripetersi”.
L’appuntamento per la nuova replica di “Un uomo qualunque” domani sabato 8 aprile a Palazzo Gancia, organizzata dall’Associazione “Ama Ortigia”.