Torna a salire la tensione sulla vertenza Sicula Ciclat, l’azienda che si occupa di fornire servizi di supporto agli uffici comunali. Secondo quanto rigerisce la Filacams Cgil il Comune di Siracusa avrebbe pattuito con la Ciclat l’unilaterale riconoscimento del livello professionale solo ad alcuni lavoratori, “con il chiaro intento di cercare di dividere i lavoratori operando una palese discriminazione”.
Da qui l’intimazione rivolto alla Ciclat di sospendere ogni azione unilaterale, evidenziando al Sindaco Garozzo, una inusuale ed indebita ingerenza nell’appalto, che potrebbe prefigurare una “interposizione illecita di manodopera”, che potrebbe esporre l’amministrazione comunale ad un danno erariale non indifferente.
“In tempi non sospetti – afferma il segretario della Filcams cgil di Siracusa – avevamo ipotizzato che questa fosse una gara “gattopardesca”, i fatti ci dimostrano che avevamo ragione, tutto è cambiato per poi restare tutto uguale. Con il precedente affidamento fatturava Ciclat e Uilt Service, dopo la gara che ha visto un travagliato e non ancora concluso iter giudiziario, sono le medesime aziende a fatturare, l’unica differenza è che dalla gara è uscita la SOCOSI s.r.l. ed è subentrata come mandataria la Sicula Ciclat che è la proprietaria del 50% delle quote di Socosi. Appalesare una continuità d’appalto, che potrebbe avere effetti dirompenti per la stessa amministrazione comunale – conclude – è la cosa più naturale. A tutto ciò si aggiunge che i lavoratori si trovano a guadagnare meno di prima”.
