Voilà, l’app che ti trasforma in un personaggio Disney spopola sempre di più ma attenzione alla privacy

Miriam Immagine Articolo
H2: Diventare in un personaggio Disney Pixar con Voilà

Come ogni estate, la nuova tendenza social sembra essere arrivata. Questa volta a produrla è la società Wemagine.Ai e si tratta dell’applicazione Voilà AI Artist Cartoon Photo. Questo software permette a tutti di trasformarsi in cartoon Disney Pixar. Infatti, basterà scattare un selfie e si vedranno le proprie fattezze in formato cartone animato, nello stile che caratterizza proprio le animazioni Disney Pixar. 
Con un solo click si può quindi assomigliare a un’impavida Merida o a un simpatico Alfredo Linguini, il tutto divertendosi in maniera gratuita perché è possibile scaricare l’app senza costi aggiuntivi da qualsiasi App o Play Store. Per il momento però, ci si dovrà accontentare solo dei nostri selfie. L’applicazione ad oggi, non riconosce più volti insieme in una stessa foto o quelli dei nostri amici a quattro zampe. Il lato positivo è che si potrà condividere il proprio alter ego Disney su tutti i canali social, da Facebook a Instagram, passando per Twitter e TikTok.  Ed è proprio il passaparola “sociale” che ha portato l’app Voilà a diventare una delle più scaricate dell’ultimo periodo, raggiungendo oltre le 30.000 recensioni su Google Play.
Così come era stato per FaceApp qualche mese fa, che trasformava i volti rendendoli più vecchi o più grassi, anche con Voilà ci si è fatti domande in merito alla privacy delle persone che la scaricano e la utilizzano. Una clausola dei termini di utilizzo che si accetta per potere usare l’app, affermerebbe che le foto caricate diventino proprietà dell’azienda che si riserba il diritto di utilizzarle anche per altri scopi. La società risulterebbe comunque affidabile e non sono emersi comportamenti sospetti, ma la questione su privacy e dati personali non dovrebbe essere sottovalutata.
H2: La rete, le app e la privacy per gli utenti
Navigare in internet senza correre rischi, così come la sicurezza e la tutela della privacy sono tutti aspetti importantissimi. Molto spesso invece, quando si scaricano applicazioni per smartphone o tablet, per pigrizia soprattutto, si tende ad accettare termini e condizioni d’uso senza aver letto una riga del documento.
A volte, si pensa che basti evitare determinati siti o app ed essere al sicuro dal rischio di veder hackerati i propri dati ma non è così. Soprattutto in quest’anno e mezzo di pandemia, la rete è diventata il rifugio di molti e si è visto un vero e proprio boom dello streaming, non solo per quanto riguarda le piattaforme video ma anche quelle da casinò. Siti come VegasSlotsOnline, proprio per garantire la tranquillità dei giocatori assicurando il rispetto delle norme vigenti in un mercato delicato come il betting, si sono specializzati nell’analizzare e revisionare le diverse offerte e servizi proposti dai casinò online con licenza ADM, permettendo agli utenti di scegliere tra quelli più affidabili. A conferma che la protezione dei dati è un tema sempre più al centro del dibattito e che il pericolo arriva proprio dai siti che meno ci si aspetta, basti pensare che proprio in questi giorni, la Corte di Giustizia dell’UE ha concesso alle autorità nazionali il consenso a fare causa a Facebook in caso di violazione della direttiva sulla protezione dei dati. Questa sentenza arriva dopo la decisione dell’autorità belga di citare il colosso amaricano e le sue sedi irlandese e belga, per aver violato la direttiva raccogliendo illegalmente informazioni attraverso i cookie.
Non da ultimo, ricordiamo la questione sorta al cambio delle regole della privacy da parte di WhatsApp (sempre di proprietà di Facebook Inc.), a partire dal 15 maggio scorso. Dopo il polverone generato dagli utenti, disposti a non utilizzare più l’applicazione di messaggistica qualora si fosse violata la privatezza delle chat, la società ha confermato di continuare ad utilizzare una crittografia end-to-end. In questo modo, né WhatsApp né tanto meno Facebook, potranno leggere le conversazioni tra utenti o condividere i contatti registrati.
Questo a riprova che ogni qual volta che scarichiamo un’applicazione, anche una innocua e divertente come può essere Voilà, si dovrebbe iniziare a dedicare qualche minuto alla lettura dei termini e condizioni d’uso. Soprattutto tra i più giovani, dove nuove app vengono messe sullo smartphone e condivise ogni giorno. La privacy e la riservatezza dei propri dati deve essere garantita, quindi se qualcosa sembra sospetto o poco chiaro, sarebbe meglio informarsi o decidere di non avviare il download.