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Zingaretti e il Pd, le dimissioni e l’atto d’accusa al partito fanno discutere anche a Siracusa

Zingaretti e il Pd, le dimissioni e l'atto d'accusa al partito fanno discutere anche a Siracusa

Le dimissioni annunciate e l’attacco duro senza mezzi termini sferrato al partito, al suo partito, attraverso i social hanno determinato una serie di reazioni. Lui è Nicola Zingaretti il segretario nazionale del Partito Democratico e la sua decisione e soprattutto le sue parole sono arrivate come un fulmine a ciel sereno. Anche a Siracusa le reazioni non sono mancate, a cominaciare da quella del segretario provinciale del Pd: “La notizia delle dimissioni di Zingaretti – scrive – è l’espressione di un momento di sofferenza del Pd. Il suo gesto richiama a una piena assunzione di responsabilità da parte di tutti. In una fase di crisi socio economica come quella che siamo attraversando, Zingaretti ci invita a ragionare sul futuro del paese e a non imbrigliare il partito in un inaccettabile gioco di posizionamenti. Ho piena fiducia in Zingaretti e nella sua direzione, ritengo sbagliato il venir meno del suo ruolo, che oggi più che mai è garanzia di un superamento del gioco correntizio e del mantenimento di un dibattito interno libero e democratico. Auspico che il segretario decida di rivedere la sua posizione e che l’assemblea rifiuti le dimissioni”.
Netta la posizione di un esponente storico del Partito Democratico siracusano, Salvo Baio: “Sto dalla parte di Zingaretti senza se e senza ma. Ha fatto bene il segretario del Pd a mettere sotto accusa quanti hanno scambiato il partito per un poltronificio. Di fronte al degrado di una discussione interna tutta incentrata sul potere, le dimissioni di Zingaretti sono un gesto di responsabilità politica e un grido di allarme volto ad evitare la degenerazione del dibattito e lo snaturamento del Pd. Grazie alla segreteria di Zingaretti, il Pd è uscito da una fase buia ed incerta, incamminandosi verso una fase nuova e una nuova politica di alleanze. Non è in discussione il diritto di critica, anche aspra, da parte della minoranza, ma la lealtà dei comportamenti e la spregiudicatezza di chi non esita per ragioni di potere a mettere in fibrillazione la forza centrale del centrosinistra. Ora basta! Il Pd non è un tram sul quale salire per qualche poltrona. Questo vale anche per il Pd siracusano che è diventato un punto di approdo per assessorati e ambizioni elettorali legate ad appartenenze correntizie. Bisogna recuperare lo spirito originario, riportare al centro la buona politica. Le correnti non possono essere centri di potere, partiti nel partito, ma luoghi di elaborazione politica e culturale. Sono sempre più convinto della necessità di una svolta riformista del Pd”.
Arriva anche il commento del presidente provinciale del Pd e Coordinatore regionale di Base Riformista, Paolo Amenta:”Questo non è il momento di abbandonare la nave – scive in una nota – Le dimissioni di Nicola Zingaretti devono rientrare ed eventualmente l’Assemblea nazionale del PD deve essere pronta a respingerle. Il Paese vive una fase difficile dal punto di vista economico e sociale, aggravata dalla forte criticità dell’emergenza Covid e da un piano vaccinale che necessita essere completato nel più breve tempo possibile. In questo momento il Paese ha bisogno della guida forte del Pd che non può essere distorto da problematiche interne che, seppur reali, hanno bisogno di serenità di confronto e di unità”.